Siracusa, 8 giugno 2022: Sono oggettivamente soddisfatto che si ritorni a parlare della “messa in sicurezza dei sentieri di accesso e fruibilità della Riserva RNO di Cavagrande” di cui mi sono occupato, anche con l’interrogazione parlamentare n.3076, nella scorsa Legislatura, quando ero Deputato. Lo dichiara Vincenzo Vinciullo.

Il dibattito è sempre positivo perché serve a fare emergere i problemi e quando emergono i problemi, se non si vuole solo litigare, si trovano sempre le soluzioni idonee e congrue, ma per affrontare e risolvere i problemi bisogna conoscere la storia, cioè il passato e il passato non mi sembra sia quello raccontato.

Senza voler andare lontano e per evitare di apparire come estraneo al territorio di Avola, estraneo che, stando all’ultimo comizio, non mi “permetteranno” di prendere voti ad Avola, vorrei ricordare che il 27/06/2017 furono finanziati ed eseguiti i lavori, in quota parte, per 780.000,00 euro, poi ulteriori 560 mila sempre attingendo a risorse stanziate dalla Commissione Bilancio di cui ero Presidente e portate in Aula dal sottoscritto in qualità di relatore, come si evince dai decreti di finanziamento.

Quindi, credo di avere sempre lavorato in maniera certa per la Città di Avola e quindi almeno ingenerose sono state alcune considerazioni che sono state fatte sulla mia attività politica.

Inoltre, ha proseguito Vinciullo, sempre su mio emendamento, con l’approvazione dell’Art.17 del DDL 1133/1155, Stralcio I, è stato salvato il finanziamento per la perimetrazione e tabellazione della RNO Cavagrande del Cassibile, per euro 171.848,56.

Fin qui la storia!!!

Circa il futuribile finanziamento di 2 milioni di euro di cui si parla, la prima cosa che bisogna chiarire è che Musumeci non ha svolto alcun ruolo nella ricerca dei finanziamenti, che arrivano direttamente dalla scorsa Legislatura in quanto trattasi dei fondi recati dal Patto per il Sud – Regione Siciliana, Area Tematica Ambiente, Obiettivo Strategico “Disseto Idrogeologico”, approvato su mio Ordine del Giorno contro cui votarono tutti i membri dell’attuale Governo regionale.

Nel 2018, cosa succede?

L’ex Assessore di Crocetta, Maurizio Croce, propone di modificare la programmazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico, previsti nel Patto per lo Sviluppo della Regione Siciliana (scorsa Legislatura, io relatore e Presidente) in invarianza di somme e per settori di intervento, propone, e quindi chiede, 4 milioni di euro, ma la proposta di riprogrammazione si ferma a 2 milioni, per cui, ad oggi, non è stato nemmeno possibile fare il decreto di finanziamento dell’intervento.

Ecco il motivo per il quale chiedo di abbassare il tono dello scontro su questo intervento.

La politica, ha concluso Vinciullo, deve presentarsi compatta, unita per rivendicare la riprogrammazione dei 4 milioni necessari e richiesti ed ottenere, finalmente, il decreto di finanziamento dell’opera, perché come ebbe a dire il monaco alla famosa badessa: “senza dinari non si canta missa”, in pratica senza il decreto di finanziamento ed accertamento delle risorse disponibili, non si può fare nulla, ma bisogna fare presto perché, arrivando le risorse dalla scorsa Legislatura, il rischio concreto di perderle, prima ancora di averle ottenute, è dietro la porta.

Quindi, riportato il dibattito nel sentiero della verità, tutti insieme cerchiamo di ottenere questo tanto desiderato finanziamento che, altrimenti, andrà a finire come tanti altri in altre province.